Alla scomparsa della madre nel 1990, Antonio, aiutato dalla moglie Rosaria Formisano, prende definitivamente in mano le redini del locale facendolo diventare la pizzeria il locale che ancora oggi gestisce con amore e passione nel rispetto della tradizione ma anche con un occhio proiettato verso le innovazioni.
Antonio, unico maschio di cinque figli, è stato costretto ad affrontare la vita molto giovane per poter mantenere la famiglia lasciando gli studi a cui il padre lo aveva indirizzato e dedicandosi all’arte della pizza innamorandosene. Antonio ha realizzato nella sua carriera più di cinquanta varianti della pizza di cui una decina sono delle vere e proprie innovazioni, senza però mai abbandonare il rapporto con la tradizione tramandata di generazione in generazione. Egli è un convinto sostenitore del fatto che la pizza deve conservare la sua identità di pietanza semplice, completa, saporita e a buon mercato rimanendo ancorata alla cucina popolare partenopea per farne conoscere soprattutto ai giovani i segreti del gusto e della qualità. Antonio nel suo menù dimostra che con la pasta della pizza si può fare un pasto completo, dall’antipasto al dolce: infatti si può cominciare con gli angioletti fritti (piccoli rotolini di pasta) conditi con rucola e pomodorini crudi, passare alla montanara che ricorda la pizza fritta che si fa in tutte le case con pomodoro, formaggio parmigiano e basilico, e terminare con gli angioletti con la nutella.
Nell’ottobre del 2000 i pizzaioli di tutti il mondo si sono riuniti in Piazza San Pietro a Roma per il Giubileo dei Pizzaioli offrendo ai fedeli presenti all’omelia del papa pizze per beneficenza tra cui quella papale, ossia una margherita con mozzarella, crema di zucca, peperoni e fiori di zucca con i colori, il bianco e il giallo, della bandiera dello Stato Vaticano. Nella stessa occasione Antonio ha portato in dono al Santo Padre una stufa, un tagliere decorato con le insegne della pizzeria Starita e un piatto di porcellana a forma di pizza. Alla domanda di Sua Santità su cosa fosse la stufa, Antonio rispose che serviva un tempo per consegnare le pizze quando non esistevano i cartoni.