Nel moderno quartiere di fuorigrotta, lo stesso che a fatica conserva la memoria del suo passato nello stesso nome derivato dalla posizione dll’insediameno urbano situato “al di fuori della grotta”, proprio in quella zona che anticamente fungeva da collegamento, attraversol’antica e celebre galleria dei Baccanali e di Piedigrotta, tra Neapolis e l’antica Puteoli, dal 1953, fa bella mostra di sè, tra tradizioni e sapori, la Pizzeria Cafasso.Posizionata a pochi passi dalle stazioni della cumana e della metropolitana ed ancora, a pochi metri della Facoltà di Ingegneria e dallo stadio San Paolo, così chiamato ad onta dall’amato San Gennaro, per ricordare l’arrivo del Santo “straniero” che raggiunse l’Italia attraccando proprio a Fuorigrotta, il celebre locale deve la sua nascita a Giuseppe Capasso, che fondò la pizzeria, oggi cafasso, con la moglie Elena Gonzales. Attualmente in mano al noto maestro pizzaiolo Ugo Cafasso, degno erede delle tradizioni di famiglia, lo stesso che con i fratelli Antonio e lo scomparso Rosario, ha condotto la pizzeria fino ai nostri giorni, il locale ha sempre rappresentato un motivo di garanzia e di tranquillità per gli amanti della pizza. Nata come pizzeria “Capasso”, a pochi anni dalla sua apertura, il locale dovrebbe mutare il nome in “cafasso”, così come tutta la famiglia, per effetto di un errore burocratico di trascrizione del cognome scoperto soltanto in occasione della richiesta di pensione di guerra del nonno ed ancora oggi, a dimostrazione della confusione, prodotta dallo sconosciuto e maldestro impiegato dell’anagrafe vi sono fratelli e sorelle delle stessa discendenza che portano ora il cognome Papasso, ora quello Cafasso, solo perchè qualcuno tra loro, nel tempo, ha deciso di non affrontare la lunga e noiosa procedura di correzione.