Una scelta decisamente fortunata quella del capostipite Ciro Leone che avviò tutti i suoi sei figli, tre maschi e tre femmine, all’arte del pizzaiolo coinvolgendo nell’ avventura anche i fidanzati delle figlie femmine. Tant’è che con tutta questa mano d’opera familiare a disposizione, il locale sempre più affollato dovette allargare i suoi spazi inglobando nella sua struttura il grande appartamento che Ciro Leone aveva al primo piano dello stesso palazzo proprio dove già erano vissuti tanti componenti della famiglia e dove la mamma di Giorgio Moffa , Immacolata partorì il primogenito Giuseppe. E fu nella cornice della prima pizzeria del centro storico ad avere verso la fine degli anni Cinquanta 200 posti a sedere e due forni, che la famiglia Leone si incrociò con i Moffa due volte prima con Carmine ed Immacolata Leone e dopo Pasquale Leone con Lidia Moffa quindi un fratello e una sorella Leone con un fratello e una sorella Moffa e in quei tempi grazie anche alle vicinanze abitative era una consuetudine.
“Mio padre Carmine ricorda il figlio Giorgio Moffa – abitava di fronte alla pizzeria Trianon, precisamente al terzo piano di via Cesare Sersale il palazzo dove oggi vi è la pizzeria Michele, e nel 1955 conobbe mia madre Immacolata Leone. Tre anni dopo si sposarono e mio nonno Ciro, il quale da buon patriarca voleva che le femmine della famiglia restassero a casa una volta sposate per seguire i figli ed i mariti e che i figli maschi e i generi restassero con lui a ‘faticare’ , e quelle rigide regole dovette accettarle anche mio padre come avvenne anni prima con Armando Perisano il marito della primogenita Anna e zio di Giorgio .Il nonno Ciro forte di questa grande risorsa lavorativa familiare nel 1967 insieme ai due figli Peppino e Pasquale e ai due generi Armando e Carmine apri’ un’altra pizzeria Trianon in via De Pretis durata però solo 3 anni. Alla morte di mio nonno e con la volontà di tutti i figli, la pizzeria passò ai due fratelli di mia madre Peppino e Pasquale. Io ed i miei fratelli Pinuccio e Ciro imparammo il mestiere da piccoli studiando e lavorando con il preciso obiettivo, fermamente sostenuto dai nostri genitori, di aprire una nostra pizzeria”. E fu così che, seguendo la tradizione di famiglia, i fratelli Ciro e Giorgio Moffa nel 1987 aprirono la pizzeria Trianon Chiaia di via del Parco Margherita , portando per primi a Napoli con un’idea veramente rivoluzionaria “ la pizza del centro storico “ nel quartiere aristocratico della città in un locale raffinato ed elegante unico a quei tempi . “La nostra – ricorda Giorgio Moffa – fu una scelta vincente , e insieme alla pizza scegliemmo anche di esaltare la vera cucina classica napoletana di mare e di terra. La rinomata pizzeria “Trianon Chiaia” divenne subito un punto di riferimento per artisti sportivi e personaggi del bel mondo della movida partenopea e il grande Maradona da noi era di casa . Posso affermare, che io e mio fratatello Ciro, fummo i primi a dare maggiore importanza alla pizza nella Napoli chic con un format che di lì a poco in molti ci avrebbero copiato”. E non il solo il locale “Trianon al Parco Margherita” si lega ai successi ed alle intuizioni di Giorgio Moffa che, ancora una volta come pioniere, si affermò nel 1994 con la rete di pizzerie “Pizzazzà” creando di fatto il primo servizio di consegna a domicilio in città con bauletti e borse termiche americane. Ancora, i Moffa con Ciro segnarono il passo a Roma nel 1995 con i famosi ristoranti “Pizzarè” frequentato anch’essi da calciatori e illustri personaggi dello spettacolo tra cui attori famosi come Dustin Hoffman, Charlize Theron e Cameron Diaz . Oggi, giunto a Gaeta, quale socio fondatore dell’Unione pizzerie storiche “Le Centenarie”, il patron e maestro pizzaiolo Giorgio, con l’ “Antica Pizzeria Ciro dal 1923” , affascinato dalla magnifica Riviera di Ulisse, porta in tavola i frutti di una grande passione insieme ad un’esperienza sinonimo di storia e tradizione familiare. Una vita emozionante quella di Giorgio Moffa, una storia, la sua, che affonda le radici in una Napoli ancora ricca di valori e che ha come protagonista un imprenditore nato a Forcella in grado, insieme al compianto fratello Ciro, di portare la pizza sempre più in alto vestendola di notorietà, sciccheria ed idee lungimiranti da tramandare ai giovani.